NOVITÀ. LE VARIAZIONI AL REGOLAMENTO

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IL Regolamento. 
Un po’ di chiarimenti in materia di regolamento. Novità promosse dall’Ifab ovvero l’International Football Association Board, organismo che governa le norme del calcio mondiale, regole introdotte dal 1 luglio e già emerse durante le partite estive. Ecco quindi che, anche in Italia, gli arbitri fischieranno in modo diverso dalle situazioni di gioco ai provvedimenti disciplinari a carico degli allenatori a partire da questa stagione calcistica.

Cartellini agli allenatori.
Destinati non più solo ai giocatori, anche gli allenatori e gli altri membri dello staff potranno ricevere cartellini. Se in passato la sola possibilità era riprenderli verbalmente o allontanarli dalla panchina indicando la via degli spogliatoi, tutti gli allenatori ora potranno essere sanzionati con un cartellino giallo o rosso a causa di proteste eccessive. Se cumulati, i cartellini gialli porteranno alla squalifica che scatterà automaticamente in caso di espulsione diretta, come per i calciatori. Tutti i componenti della panchina saranno passibili di provvedimenti disciplinari: qualora il colpevole non fosse individuato dall’arbitro, sarà l’allenatore a doverlo indicare o a subire la sanzione poiché responsabile di tutta la panchina.

Calcio di rinvio.
Non sarà più obbligatorio ricevere il pallone fuori dall’area di rigore. Il pallone infatti sarà in gioco appena calciato. Una modifica volta a velocizzare la ripresa del gioco e incoraggiare la tendenza a costruire il gioco dal basso, perché i difensori potranno toccare la palla anche all’interno dell’area. Gli avversari dovranno comunque restare all’esterno dei 16 metri, ma potranno entrare in area e intervenire appena il rinvio sarà stato eseguito. Occhio però: se i difensori accelereranno la ripresa non dando il tempo agli attaccanti di uscire dall’area e dovessero inavvertitamente servire loro il pallone gli attaccanti stessi potranno approfittarne. Recentemente l’Ifab è poi intervenuta per vietare la restituzione del pallone da parte del difensore di testa o di petto o comunque non di piede al proprio portiere che gliela aveva alzato, giocata andata in scena in estate: si tratta di un comportamento volto ad aggirare la regola. Nessuna ammonizione però salvo recidiva, bensì la semplice ripetizione della ripresa di gioco.

Fallo di mano.
Per provare a limitare il margine di interpretazione, scompare la volontarietà come condizione necessaria per la punibilità di un tocco di mano/braccio. Si chiarisce che è vietato il tocco col braccio che amplia l’ingombro del corpo in maniera innaturale, pure con il pallone forte e/o a distanza ravvicinata. Nelle scivolate sarà lecito il tocco col braccio in appoggio a terra, ma non quello col braccio disteso lungo il terreno a scivolata conclusa. Un giocatore che tocca il pallone con mani o braccia sopra l’altezza delle spalle, verrà invece automaticamente punito, a meno che – questo vale per tutti i tocchi di mano – non si sia calciato il pallone addosso con una giocata intenzionale (non deviazione) di piede o di testa. Più chiara e – si pensa – in linea con lo spirito del gioco la novità sui tocchi di mano in attacco: qualsiasi tocco di braccio o mano (anche del tutto accidentale) attraverso il quale si segna o si crea un’occasione da rete verrà infatti sempre sanzionato e le reti conseguentemente annullate. L’ammonizione scatterà solo in caso di gesto palesemente volontario.

Rigori.
Durante i calci di rigore, i portieri dovranno stare sulla linea di porta e poi al momento del tiro avere almeno un piede sulla linea di porta stessa o in linea con essa se il piede è alzato. Come ha chiarito l’Ifab dopo il rigore decisivo della Supercoppa Europea, qualora la regola non fosse rispettata anche per pochi cm, il penalty parato dovrà essere ripetuto e il portiere ammonito (salvo che nelle serie di rigori finali). In caso di rigore sbagliato (palo o fuori) l’indicazione varrà solo in caso di palese condizionamento dell’anticipo del portiere sul rigorista, in analogia con le infrazioni di chi entra in anticipo in area e viene normalmente punito solo se diventa decisivo sulla respinta.

Punizioni.
La barriera con almeno tre difendenti non potrà “ospitare” calciatori della squadra che attacca. Si è trattato in passato di una strategia utilizzata per disturbare la vista del portiere: da adesso, invece, coloro che attaccano dovranno tenersi almeno ad un metro di distanza di lato davanti e dietro la fila dei difensori. Se un difensore si staccherà all’ultimo momento dalla barriera l’attaccante che gli si troverà vicino non potrà essere punito perché fa fede l’ultimo difensore “attaccato” alla barriera.

Sostituzioni.
Il giocatore sostituito non dovrà più abbandonare il terreno di gioco nella zona centrale del campo, ma dovrà uscire dal punto più vicino rispetto alla posizione in cui si trova per evitare perdite di tempo. Questo salvo interventi della barella o salvo autorizzazione dell’arbitro a uscire da metà campo, ma velocemente.

Tocco dell’arbitro.
Qualora il direttore di gara fosse toccato fortuitamente dal pallone e il pallone cambiasse possesso o comunque ne scaturisse una azione molto vantaggiosa sarà l’arbitro stesso ad interrompere il gioco riprendendolo con una rimessa e consegnando il pallone alla squadra che ne era in possesso. Se il tocco dovesse avvenire dentro l’area, la sfera sarà destinata direttamente al portiere. L’arbitro non sarà quindi più considerato parte del gioco.

Ripresa rapida del gioco.
La squadra che subisce un fallo da ammonizione/espulsione potrà riprendere il gioco (battendo velocemente la punizione) prima che l’arbitro sanzioni l’avversario con un cartellino. Il direttore di gara ritarderà quindi il provvedimento disciplinare all’interruzione successiva. Se si trattasse di rosso per chiara occasione da gol il rosso diventerà giallo perché di fatto chi attacca ha deciso di “auto-ripristinarsi” l’azione da gol.

Retropassaggi.
A partire dalla prossima stagione, nel caso in cui un portiere svirgoli il pallone dopo un retropassaggio, potrà rientrare in suo possesso utilizzando le mani senza che questo comporti l’assegnazione di un calcio di punizione indiretto alla squadra avversaria in area di rigore.

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